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Carlo e il presunto ‘complotto’ per uccidere Diana: “Pianificava un incidente d’auto”

Carlo e il presunto ‘complotto’ per uccidere Diana: “Pianificava un incidente d’auto”. A 26 anni dalla sua scomparsa, spunta una lettera che la principessa aveva scritto e affidato al suo maggiordomo. Si tratta di parole che oggi suonano come un terribile presagio di quello che sarebbe poi avvenuto la sera del 31 agosto del 1997 nel tunnel dell’Alma a Parigi.

“Sono seduta qui al mio tavolo, oggi, in ottobre, con il desiderio che qualcuno mi abbracci e mi incoraggi a essere forte, ad andare avanti a testa alta. Questa particolare fase della mia vita è la più pericolosa… Mio marito sta pianificando un incidente nella mia macchina, un guasto ai freni per causare un grave trauma cranico per spianare la strada al matrimonio con Tiggy”.

Proprio per questo nel 2005 il principe Carlo fu interrogato dalla polizia inglese come testimone, nell’ambito di un’indagine sul presunto “complotto” per uccidere Lady D. messo in atto da Buckingham Palace. A rivelarlo è l’ex capo di Scotland Yard John Stevens, come riferisce il Daily Mail in un articolo con le sue dichiarazioni poi ripreso dal Guardian.

Secondo quanto riferisce il Daily Mail, al centro dell’interrogatorio di Stevens al Principe del Galles, c’era proprio questa nota, consegnata dalla principessa al suo maggiordomo personale Paul Burrell. L’ex capo della polizia inglese avrebbe letto questa nota a Carlo durante un incontro riservatissimo al St James’s Palace di Londra.

In quell’occasione gli avrebbe chiesto perché pensasse che la principessa avesse scritto la nota. La risposta dell’erede al trono: “Non sapevo nulla fino a quando non è stata pubblicata dai media”.

Carlo e il ‘complotto’ per uccidere Diana: la ricostruzione dei media Uk

The Mirror, infatti, aveva pubblicato parte della nota a seguito di un accordo con Paul Burrell nel 2003. E ancora, l’ex capo della polizia aveva insistito: “Non ha discusso di questa nota con lei?”. E Carlo: “No, non sapevo che esistesse”. Stevens: “Sa perché la principessa provasse questi sentimenti?”.

La versione integrale della nota di Diana viene poi pubblicata nel 2007. Secondo Stevens, nel corso delle indagini non sono emerse altre prove a sostegno della teoria del “complotto di Palazzo” contro Lady D. Per questo motivo la vicenda viene successivamente archiviata.

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